Con la conquista dell'ex Principato Longobardo da
parte di Roberto il Guiscardo, già signore del Ducato di Puglia e Calabria e di
gran parte della Sicilia, Salerno diventa nel 1077 la capitale di questo nuovo
regno Normanno che va da Capua alla Calabria e rappresenta da un lato la
riunificazione di territori di antica colonizzazione greca (Magna Grecia),
dall'altra la fase embrionale del futuro Regno delle due Sicilie. E' infatti con
Roberto che si affaccia alla ribalta storica una nuova modalità di signoria :
superato l'impianto coloniale e quello dell'impero romano/bizantino, il dominio
territoriale era derivato, nel periodo altomedievale, da invasioni di intere
popolazioni barbariche (Vandali, Goti, Longobardi, Franchi etc.) che si
stanziavano nelle regioni italiche.
Questo processo determinava tra l'altro una assimilazione e commistione etnico/
culturale tra 'invasori' e popolazioni preesistenti che si esplicava in signorie
locali unite da una cultura comune. Con Roberto il Guiscardo si delinea invece
un potere staccato sia dalla etnia di provenienza sia da quelle conquistate; e
nemmeno si configura l'instaurazione di una dinastia legata ad un preciso
territorio ma si intravede la nascita di una signoria derivante dalla capacità a
dominare del 'casato' , i cui membri sono atti a regnare per se ipse su questo o
quel territorio e su questo o quel popolo, e che nel futuro individuerà le Case
Regnanti.
Questo Normanno di Francia, di oscure origini e grande avidità, di possanza
fisica e arguzia strategica, rende Salerno capitale dell'Italia meridionale e
centro di potere politico militare. Nel 1079 Roberto firma la pace con suo
nipote Giordano di Capua; nel 1080 sposa a Salerno la figlia con Raimondo di
Barcellona; nel 1084, con un esercito di seimila cavalieri
Normanni, libera Roma assediata da Enrico III e porta il Papa Gregorio a Salerno
dove si consacra il Duomo a San Matteo Evangelista.
Ma il Guiscardo ha altre ambizioni e, tralasciando le cure del suo regno, si
volge alla conquista dell'Impero Bizantino. Già aveva conquistato Durazzo, Corfù
e Salonicco quando muore nel 1085, nell'isola di Cefalonia, mentre si preparava
a marciare su Costantinopoli.
A Roberto succede il figlio Ruggiero I, e nel 1090 in Castel Terracena muore la
principessa Sichelgaita, ultima longobarda.


